venerdì 18 febbraio 2011

BABY PENSIONE?

" Cercasi commessa max 24 anni"
" Cercasi sarta max 30 anni"
Questi i cartelli appesi alla vetrina di un negozio di abbigliamento del centro oggi.
Lascio perdere tutti i pensieri che ho fatto riguardo ai contratti di apprendistato, alle persone che perdono e non trovano lavoro, a quanto c'hanno smenato la flessibilità nel lavoro e la pensione dopo i 65 anni...lascio perdere tutta questa polemica. E mi concentro su un breve e intenso dispiacere: pazienza non poter più alla mia età partecipare a miss italia ( anche la cellulite in fondo me lo impedisce...), pazienza non poter partecipare ad Amici di Maria de Filippi o sembrare la tardona nel cast del Grande Fratello, pazienza...Ma adesso vogliono pure dirmi che sono anche troppo vecchia per fare la sarta o la commessa?????? A questo punto, esigo la pensione!

lunedì 14 febbraio 2011

DEDICATO A TE

L’inizio fu l’operazione che mi fecero alle adenoidi: subito dopo riuscii a pronunciare la erre.
Subito dopo nacque mia sorella.
Subito dopo la chiamarono Mara.
Non ricordo il nostro primo incontro; mia madre racconta che entrai nella stanza d’ospedale, mentre lei allattava la piccola. Racconta che sembravo un gigante e che rimasi lì incantata ad osservare la scena e quel piccolo essere che a detta di tutti era la mia giovane sorellina.
Non ricordo nemmeno quando la portarono a casa: ci sono foto nell’album di famiglia, che mi ritraggono accanto a lei, mentre aiuto la mamma a farle il bagno.
Quel che ricordo davvero è che il 21 giugno del 1979, giorno in cui oltre all’estate, ebbe inizio anche la vita di Mara, io mi trovavo al mare con mia zia Franca. Eravamo in albergo quando giunse la notizia, stavamo pranzando ed io di tutta risposta ingoiai l’osso della pesca che stavo succhiando. Che fosse eccitazione? O desiderio di protagonismo? Di certo smettevo in quel preciso istante di essere l’unica figlia, l’unica nipote, l’unico gioiello di famiglia.
Eravamo in due da quel preciso istante, in due a dividere tutto: confezione da dodici di gelati, sei a testa, 10.000 lire di mancia dalla zia Flora “ metà par to sorella, me raccomando!”, a Natale giochi in scatola da due a sei giocatori, cocacola per due, patatine fritte per due, mamma e papà metà a testa. E c’era da impazzire quando la mamma serviva due piatti di patate e Mara aveva l’esclusiva nello scegliere il piatto più ricco! Ma ancora peggio, quando il 14 dicembre, giorno del MIO compleanno, la nonna paterna si presentava con un regalo anche per la sorellina piccola! E come tutte le bimbe normali, la cosa mi faceva incazzare. Ma poi… Passano gli anni, sorella cara, ed oggi ti vedo donna più di me, bellissima nel tuo broncio difensivo, spiritosa nelle tue battute pungenti, creativa in tutto ciò che fai, da come ti muovi e ti vesti a come lavori ai tuoi progetti. In me si esprimono troppe emozioni e piango e rido nello stesso momento, sapendo che non hai più bisogno della mia protezione, consapevole che il brutto anatroccolo è uno splendido cigno pronto a spiccare il volo. E ne sono fiera e triste. Non hai davvero più bisogno di me. E se ci penso, non ne hai mai avuto, non come io di te.
Quest'anno sorellina mia, ti dedico San valentino.

venerdì 11 febbraio 2011

CHE FANTASTICA STORIA E' LA VITA

In macchina mi sono emozionata ascoltando "che fantastica storia è la vita" di Venditti: mi sto rincoglionendo. Ho anche abbozzato un paio di lacrime. Forse è colpa di una intera giornata passata senza caffeina. Forse è colpa dell'età. Qualche giorno fa un mio amico mi scrive "In un istante passeremo dalla fanciullezza alla vecchiaia, bypassando l'età adulta". Grande, immensa verità. Che schifo.