sabato 4 dicembre 2010

TUTTA COLPA DELLE MUTANDE

Una strada: dritta, d'asfalto, bruciante di sole. Fa troppo caldo e lui inizia a svestirsi. E' rimasto in mutande e fa ancora troppo caldo. Non c'è nessuno all'orizzonte e più avanti non ci sarà ancora nessuno: può togliersi anche quelle. Le getta lontano. In quel momento appare un individuo: solo come lui, ma vestito. Lui invece è ora  nudo come un verme. I due si incrociano, si sfiorano, si guardano. Entrambi disprezzano la diversità dell'altro. si allontanano il più in fretta possibile per ritrovarsi di nuovo soli in parti opposte del mondo. Colpa delle mutande.
(tratto da diario 28/02/1999)

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