venerdì 7 gennaio 2011

CAPODANNO AL BORSA

Questo 2011 non era atteso. Non mi interessava festeggiarlo. E come a me, interessava poco anche a chi conosco: nessuno che avesse davvero voglia di fare un capodanno di festa. In fondo, la vecchiaia insiste già a questa età. Rassegnata, mi sono svegliata il 31 con la sensazione di un sabato qualunque e un gran mal di testa per la sbronza del giorno prima a base di montenegro con ghiaccio. Poi la svolta: fonduta a casa di mia sorella e dopocena in piazza a vicenza. Ed eccomi nella prima notte del 2011 al bar borsa in centro a vi: il miglior capodanno improvvisato e senza pretese degli ultimi due secoli, ovvero degli ultimi 15 anni della mia vita. Mentre cantavo sguaiatamente " benvenuto 2011, benvenuto tra noi" in un melodia improponibile, un tipo scriveva con un gessetto azzurro nel suo taccuino di pelle, un altro indossava fiero un piumino da donna e se ne vantava con gli amici, un altro ancora si lamentava di chi si ubriaca il sabato sera e nessuno, davvero nessuno faceva caso a cosa facesse il vicino agli albori del nuovo decennio. In realtà a scriverla sta' cosa sembra una gran stronzata, ma in quel momento la cosa risultava assolutamente geniale: tutti sembravano lì per caso. Scommetto che quella mattina tutti loro si erano svegliati senza sapere come me cosa avrebbero fatto la sera. Mi sono sentita molto meno sola.

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